Accolto a Salerno da un mix di scetticismo ed entusiasmo in virtù delle pregresse esperienze con Foggia, Rosina e Di Gennaro, Alessio Cerci non riesce proprio a tornare protagonista. Il pluriennale firmato con l'Arezzo in serie C lasciava presagire una grandissima voglia di riscatto, del resto passare dalla Champions League alle trasferte con Legnago e Carpi non è una scelta che si fa quando mentalmente hai staccato la spina. Gli amaranto sono fortemente a rischio retrocessione diretta, hanno già cambiato tre allenatori e non ingranano la marcia giusta nemmeno dopo la rivoluzione di gennaio. Per Cerci appena 11 apparizioni, solo 4 da titolare e con uno score che parla di zero gol e zero assist. Un innesto che non ha fatto la differenza, al punto che spesso è finito in panchina. E pensare che, proprio un anno fa, mister Ventura auspicava potesse essere il trascinatore della Salernitana verso la promozione, tesi rafforzata dall'ottima performance col Venezia con tanto di cross vincente per il gol del 2-0. Fuoco di paglia, purtroppo. Ad oggi l'involuzione continua, ma in Toscana c'è lo stesso tormentone di Salerno: "Se sarà in forma ci porterà al traguardo da solo".  In estate firmò un pluriennale, rimettendosi in gioco con rinnovato entusiasmo. In caso di serie D, col passaggio da professionismo a dilettantismo, rischierebbe di trovarsi svincolato. 

Sezione: News / Data: Dom 07 marzo 2021 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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