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Salernitana, discutibili le parole di Thiago Motta. Caduta di stile del tecnico felsineo

di Gaetano Ferraiuolo

Se uno ascoltasse la conferenza stampa del tecnico del Bologna senza aver visto la partita, penserebbe a una Salernitana fortunata, aiutata dall'arbitro (e già questo fa abbastanza sorridere) e messa sotto da un avversario nettamente superiore. Invece il 2-2 finale penalizza soprattutto la formazione di Paulo Sousa che, ai punti, avrebbe meritato la vittoria. Le statistiche non mentono, i numeri non sono una opinione. Oltre alle due reti, i granata hanno avuto due occasioni con Piatek, una con Sambia, c'è stato un doppio salvataggio miracoloso a Skorupski battuto e c'è stata la colossale chance fallita da Mazzocchi al 10'. Grave l'errore del difensore di casa, evidentemente troppo sicuro dei suoi mezzi. Ma fai 2-0 al 10' e vediamo se Thiago Motta commenta con amarezza il pareggio maturato all'Arechi. Quanto all'operato arbitrale, non ci aspettiamo che un ex calciatore di un certo livello e un allenatore accostato a top club europei si aggrappi a un dubbio calcio d'angolo e a un presunto rigore non concesso ignorando, però, una gestione pessima dei cartellini, una punizione dal limite palese non fischiata a Candreva e un penalty per la Salernitana che ci poteva stare. Ognuno porta acqua al proprio mulino, fa parte del gioco e lo accettiamo. Evidentemente, però, il signor Motta pensava di venire a Salerno a passeggiare. Non è così. Anzi, per quanto detto dalla partita è - per loro - un punto guadagnato. Un plauso, invece, all'analisi come al solito perfetta e oggettiva di un gran signore come Paulo Sousa.


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