Dopo le cessioni di Castiglia, Volpe e Giandonato, la Salernitana aveva bisogno, nella zona nevralgica del campo, di nuova linfa per affrontare al meglio la seconda parte della stagione. E così il ds granata Mariano Fabiani, è riuscito, durante il mercato di riparazione, ad accaparrarsi le prestazioni di un giocatore duttile e di esperienza, capace di ricoprire più ruoli in mezzo al campo, come Davide Moro. Quello del centrocampista nativo di Taranto è stato un colpo da novanta per la società di Lotito e Mezzaroma. Un importante rinforzo per il tecnico Menichini, il quale potrà contare su un mediano dal curriculum eccellente. Infatti Moro, con oltre cento presenze tra Serie A e B, ha lasciato l’Empoli in massima serie, dove ha giocato dieci anni (intervallati da una stagione nel Livorno sempre in A), per sposare il progetto del club granata che punta al salto di categoria. Per conoscere i segreti e i lati inediti della vita privata del neo acquisto lontano dai campi da gioco, la redazione di TuttoSalernitana.com ha intervistato la sua fidanzata Carmen Rima.
Carmen, svelaci come vi siete conosciuti?
“Stiamo insieme da gennaio dell’anno scorso. Ci siamo conosciuti ad un concerto dei Dream Theater a Milano, perché a entrambi piace la musica rock. Siamo due rockettari sfegatati. La musica fa parte di noi perché essa non è questione di numeri, ma di emozioni vissute sulla pelle; ascoltandola entriamo in un’altra dimensione. È stata questa passione in comune a farci incontrare. Io ero là in compagnia di amici e lui altrettanto, stavamo vicini intenti a saltare al ritmo di musica presi dall’euforia dei brani, eppure i nostri sguardi per un attimo si sono incrociati, e da lì abbiamo iniziato a scambiarci qualche parola fino a incontraci fuori a fine serata, insieme alle nostre comitive. Grazie a quella frenetica serata che è nato il nostro amore, il rock oltre che nella mente era entrato anche nel nostro cuore”.
È stato amore a prima vista?
“Ci siamo prima frequentati per un breve periodo, poi dopo un po’ di tempo abbiamo capito che eravamo fatti l’uno per l’altra”.
Cosa ti ha fatto innamorare di lui?
“La sua infinita dolcezza. Davide è uno dei ragazzi più dolci che io abbia mai conosciuto”.
Com'è Davide Moro come compagno?
“E’ presente al cento per cento. Per qualsiasi cosa posso sempre contare su di lui. Ha tanti pregi ed è proprio difficile trovargli un difetto. Forse l’unica nota stonata è la sua impulsività”.
È un tipo geloso?
“Sì, è abbastanza geloso. Me lo dimostrava con battutine ironiche soprattutto quando eravamo lontani, perché all’inizio io vivevo in Lombardia e lui in Toscana, quindi erano poche le occasioni per vederci. Di conseguenza una relazione a distanza può far facilmente scaturire un pizzico di gelosia, è normale. Spesso mi faceva delle scenate e io andavo su tutte le furie. Ma ora che viviamo insieme la cosa è decisamente più gestibile. Adesso stiamo benissimo, nulla ci turba”.
Un suo difetto che non sopporti?
“Quando perde la calma perché urla e non capisce più niente, in quel momento mi dà molto fastidio. Detesto quando alza il tono di voce”.
Qual è il segreto per andare d'accordo con un fidanzato calciatore?
“Posso definirlo un calciatore anomalo per il suo stile di vita. Davide non ha proprio l’aria di essere un giocatore di calcio, proprio per questo mi sono innamorata di lui. È un ragazzo tutto d’un pezzo, riservato e tranquillo che non ama la vita fatta di serate in discoteca, ma preferisce di gran lunga godersi il concerto del suo cantante preferito oppure starsene a casa a guardare la tv. Non è un tipo che si monta la testa, anzi è una persona umile e generosa. Se fosse stato il tipico calciatore a cui fa gola la bella vita, non mi sarei mai avvicinata e non sarebbe mai stato il mio compagno. Per me il segreto per andare d’accordo con il proprio partner, che sia calciatore oppure no, è il dialogo. Bisogna parlare tanto e confrontarsi su ogni cosa, con sincerità, senza peli sulla lingua. Noi per fortuna ci diciamo tutto senza nasconderci niente, ed è questa la nostra arma vincente, che rende solido il nostro rapporto”.
Vi siete trasferiti da Empoli a Salerno, che impatto avete avuto con la città?
“Un impatto molto positivo per entrambi. Io sono di origine calabrese ma ho vissuto per molti anni a Milano per lavoro e quando mi sono trasferita a settembre da lui ad Empoli, ero molto felice perché mi stavo avvicinando ad una città sul mare. Poi quando ho appreso la notizia del suo trasferimento a Salerno il mio cuore si è riempito di gioia. Ho pensato subito che finalmente sarei ritornata al Sud e l’idea di vivere a pochi passi dal mare mi allettava molto. Poi Salerno è il top, una città straordinaria, stupenda, pulita, ordinata e i suoi abitanti sono molto calorosi. Si mangia anche da dio, infatti mi sa che a furia di mangiare pizza e prodotti locali abbiamo già messo su qualche chilo”.
Sei già stata all’Arechi?
“Sì, sono stata allo stadio in occasione del suo esordio con la maglia granata contro il Martina Franca. Ricordo che pioveva a dirotto e purtroppo il maltempo rovinò un po’ l’atmosfera ma fu per me ugualmente emozionante. Non avevo mai visto una tifoseria così forte e accanita. Sono rimasta molto colpita, avevo la pelle d’oca a sentire i tifosi incitare così forte la squadra”.
Come trascorrete il tempo libero?
“Come una coppia normale. Ci piace stare a casa sdraiati sul divano a guardare la tv da soli o in compagna di amici, fare qualche giro in centro o passeggiate sul lungomare e andare in qualche locale dove suonano musica live. La nostra è una vita tranquillissima non amiamo la mondanità. Ovunque andiamo riusciamo sempre ad integrarci ed anche qui a Salerno, nonostante siamo arrivati da poco, abbiamo già stretto amicizia con vari compagni di squadra e le loro rispettive consorti. È ovvio che per lui la squadra è la sua seconda famiglia, quindi è normale che le prime amicizie sono quelle. Poi magari appena ci saremo sistemati per bene a casa inviteremo sicuramente i nostri genitori, in modo da poter trascorrere un po’ di tempo anche con loro”.
Qual è stato il viaggio più emozionante che avete fatto ultimamente?
“Abbiamo già fatto molti viaggi insieme. Il più bello è stato sicuramente quello di New York, invece ritengo il più emozionante quello di quest’estate a Sheffield dove abbiamo visto anche un concerto. È stata un’esperienza indimenticabile”.
Gli hai mai fatto una sorpresa, magari per un compleanno o per una cosa che lui non si aspettava?
“Sì, mi è capitato di fargli delle sorprese ma non in occasioni specifiche. Ad esempio una volta per stupirlo decisi di raccogliere tutte le foto dei suoi viaggi che fece in passato per seguire i Dream, assemblandole tutte in modo da creare un album fotografico. Fu molto dura ma ne valse la pena. Davide apprezzò molto il mio gesto, rimase a bocca aperta”.
Fra pochi giorni è San Valentino, la festa degli innamorati: come lo festeggerete?
“Noi festeggiamo tutti i giorni. Su questo siamo anticonformisti non amiamo per nulla queste tradizioni. A nostro avviso San Valentino è un giorno come gli altri, durante il quale non dobbiamo dimostrare il nostro amore perché lo facciamo già quotidianamente”.
Ha dei tatuaggi?
“Sì ha tre tatuaggi. Il nome di suo figlio, del suo gruppo musicale preferito e la scritta: “This is the life” che abbiamo in comune sull’avambraccio”.
Prima di una gara compie qualche rito scaramantico?
“No assolutamente. Non è per niente superstizioso. L’unica cosa che fa prima di ogni gara è quella di inviarmi qualche messaggino sul cellulare. Dopodiché giustamente ha bisogno di concentrarsi e pensare solo alla partita. Magari a volte ascolta buona musica per caricarsi e dare il meglio di sé in campo”.
Qual è il suo piatto preferito?
“Il suo piatto preferito è senza dubbio la parmigiana di melanzane. Ma oltre a questo i suoi piatti forti sono le orecchiette alle cime di rapa e pasta e patate. Come dolce invece adora molto il tiramisù. Spesso e volentieri cerco di accontentarlo cimentandomi tra i fornelli. In casa cucino io perché lui è proprio negato, non sa accendere nemmeno il gas”.
Cosa gli auguri per la sua carriera?
“Di andare in Serie B con la Salernitana, perché ci tiene tantissimo. Sarebbe un sogno anche per me. Vorrei tanto vivere la gioia di una possibile promozione insieme a lui e ai tifosi. Sicuramente non sarà facile però noi incrociamo le dita. Il campionato è ancora lungo e tutto può succedere”.
C'è' qualcosa che vorresti dire a Davide attraverso questa intervista?
“Che è tutto per me. Lui è la mia vita e pur di stargli accanto sarei disposta a seguirlo ovunque, anche in capo al mondo. La mia vita senza di lui non avrebbe più senso”.
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