Da eroe granata nel derby di Avellino alla Cina che riparte lasciandosi alle spalle il virus che proprio lì aveva mietuto vittime e terrore. Joseph Minala sta scrivendo in Asia una pagina non solo della sua carriera calcistica ma anche di vita. In prestito fino al prossimo 31 dicembre al club cinese Qingdao Huanghai, il mediano camerunense si è ritrovato catapultato a dover fare i conti con l’emergenza Covid-19. "Quando sono arrivato l’impatto è stato forte, era completamente un’altra realtà rispetto all’Italia. Sono stato chiuso cinque mesi in casa rispettando tutte le misure attuate per superare il momento più difficile", racconta il centrocampista ex Salernitana. Decisioni drastiche ma fondamentali per permettere all’intero Paese di rialzare la testa e ritornare a vivere. "Ora tutto è diverso: non ci sono più restrizioni né paure. Qui hanno dimostrato di saper superare l’emergenza con grande rigore, cosa invece che in Italia mi raccontano sia ancora molto lontana". E poi c’è il campo, con Minala reduce dalla salvezza ottenuta con il Qingdao Huanghai ma, nonostante i chilometri di distanza, sempre nel cuore dei tifosi della Salernitana per l’ormai celebre gol vittoria siglato al 96’ al Partenio nel derby con l’Avellino. "Resta un’emozione indescrivibile, scolpita nella mente di tutti. Sono orgoglioso di aver dato alla tifoseria questa grande gioia. Sui social in tanti mi scrivono e mi inviano il video di quel gol non solo nel “Minala-day” come tanti mi hanno ricordato".

Joseph Minala, se dovesse raccontare com’è il calcio in Cina?
Molto diverso da quello europeo ma allo stesso tempo stimolante. Ho avuto la fortuna di vivere questa nuova esperienza nonostante i problemi legati al Covid-19. Quando sono arrivato la dirigenza del Qingdao Huanghai aveva chiesto la salvezza poiché erano alla prima avventura nel massimo campionato nazionale. Siamo riusciti a raggiungere questo traguardo e sono felice di averlo fatto dopo aver dato il massimo sia dentro che fuori dal campo.

Le manca l’Italia?
Tanto, è il mio secondo Paese. Sono diventato uomo in Italia e lì ho tanti affetti. Spero di vederla sorridere presto e magari di ritornarci con un pizzico di ottimismo e tranquillità in più.

Sezione: News / Data: Lun 16 novembre 2020 alle 09:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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