E pensare che c'è ancora chi rimpiange il passato recente, quello fatto di filosofia, ma anche di sconfitte ed errori tattici ai quali si fa fatica a dare una spiegazione. Se in rosa hai un campione come Antonio Candreva e gli chiedi di giocare esterno basso a copertura della difesa devi essere esonerato un minuto dopo. Senza se e senza ma. Finalmente in panchina c'è un "normalizzatore", un tecnico di caratura internazionale che ha rimesso i tasselli al posto giusto avanzando il raggio d'azione di una trentina di metri. E l'ex Samp, che domani compirà 36 anni, ha risposto presente disputando 95 minuti di altissimo livello non solo sul piano qualitativo, ma anche dal punto di vista del carisma. Era lui a caricare la Sud e tutti i tifosi quando la Salernitana aveva bisogno d'aiuto, è stato lui ad abbracciare Piatek dopo gli errori piuttosto clamorosi sotto porta. E sempre lui ha inseguito per quaranta metri Carlos Augusto per aiutare la fase difensiva dopo un mancato rientro di Mazzocchi. Il gol è stato il meritato riconoscimento per un professionista serio, attaccato alla maglia, innamorato del popolo granata e che ha già detto a chiare lettere di voler restare a Salerno pure nella prossima stagione. Dicevamo del gol. Importante, un po' fortuito, ma fondamentale. Al posto giusto al momento giusto, sul filo del fuorigioco. Il primo in casa dopo aver timbrato il cartellino a Torino e a Roma. Con un Candreva così il traguardo salvezza appare davvero vicino, ora i tifosi sognano il gol dell'ex a Marassi domenica prossima. 

Sezione: News / Data: Lun 27 febbraio 2023 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print