Mister 20 goal è arrivato a Salerno, accolto dal calore e dalla gioia della piazza, ma con un carico di responsabilità forse più grandi di lui. Ad oggi, dopo ben 12 giornate e con una decina di gare all'attivo, l'ex bomber del Crotone ha siglato una sola rete, sfoderando una serie di prestazioni ampiamente insufficienti. Molti a Salerno, tifosi e addetti ai lavori, si interrogano ormai sull'acquisto di Simy: un errore portarlo a Salerno? Proviamo ad analizzare meglio la storia del centravanti nigeriano, partendo dalla scorsa stagione.

Sui venti goal realizzati ben 12 sono stati siglati su calcio di rigore, mentre solo 8 sono state le reti siglate su palla attiva, molte delle quali da vero opportunista e rapace d'area (ma non di testa). Il suo score presuppone un approccio offensivo da parte della sua ex squadra molto votato all'attacco, con tanta densità e tanti uomini nell'area di rigore avversaria, tanto da caratterizzare molte occasioni tramutatesi in calci di rigore e palle-goal, alcune trasformate proprio da Simy & C. Un modo di giocare dunque completamente diverso da quello della Salernitana, specie della prima gestione Castori, dove le palle in avanti erano poche e ciò che si chiedeva al terminale offensivo era di girare "fuori" dall'area di rigore avversaria, per far salire la squadra e chiamare l'inserimento dei compagni di squadra. Un modo di giocare dunque non nelle corde di Simy, che ha dimostrato evidenti difficoltà di adattamento, aggravate da una condizione fisica non ottimale. Se si considera inoltre che l'unica rete fin qui messa a segno da Simy è nella gara in cui ha giocato con Djuric (unica gara con le doppie prime punte), dove il bosniaco ha fatto il lavoro sporco creando spazio per l'ex Crotone, si capisce chiaramente come Simy non può essere la prima punta che fa oggi al caso della Salernitana. Almeno fin quando non cambia la manovra offensiva. 

Sezione: News / Data: Lun 15 novembre 2021 alle 22:30
Autore: Roberto Sarrocco
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