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ESCLUSIVA TS-BALLI: "Pronto a seguire i granata dalla curva. Il mio ricordo di Salernitana-Milan"

di Lino Grimaldi Avino

La redazione di TuttoSalernitana.com ha intervistato Daniele Balli, vera icona della cavalcata vincente della Salernitana targata Aliberti-Rossi che nel campionato’97-’98  vinse il campionato, realizzando diversi record rimasti imbattuti per molti anni. L'ex portierone granata, che ieri ha compiuto 47 anni, ha parlato con entusiasmo della sua avventura a Salerno, svelando aneddoti e retroscena piuttosto curiosi.

Sa che i tifosi granata la seguono sempre con affetto?

Si, e sono felice di rilasciare quest'intervista. Questo ed altro per Salerno e la Salernitana".

Partiamo da una curiosità: lei a Salerno ha fatto sempre ottime parate, ma ne ricordiamo una particolare a Perugia...

C’è qualcuno che ricorda quell’incredibile intervento!Allora: Rapajic aveva battuto una punizione che fu deviata dalla barriera, andai incontro alla palla pensando che mi venisse avanti dritta, ma prese una strana traiettoria impennandosi. La inseguii e in un attimo capii che se l’avessi bloccata sarei entrato in porta con tutta la palla, invece grazie ai miei trascorsi nel beach volley mi buttai eseguendo un bagher, togliendola letteralmente dalla porta evitando un gol sicuro”.

C’è qualche altro aneddoto su quell’annata o in quella successiva che riscuote in lei nostalgia o rimpianto?

Il rimpianto più grosso e che racconto sempre è stato quello di non aver potuto ripercorrere il tragitto che ci portava dal parco Arbostella allo stadio per la prima partita del campionato di serie A. Si giocava Salernitana-Milan e ci mettemmo forse trenta o quaranta minuti ad arrivare all'Arech con il bus, avvolti da un fiume umano che ci trasportava allo stadio”.

E qualche ricordo legato al presidente Aliberti?

Allora mi vuoi proprio fare male andando a scavare nei ricordi?! quando arrivai a Salerno ci misi un po’ per ambientarmi in un clima completamente nuovo (n.d.r. l’anno prima era ad Empoli), soprattutto dopo la partita di coppa Italia pareggiata col Bari quando, a causa di un mio errore, prendemmo il gol del vantaggio ospite. Ero da un amico nella zona degli scavi di Paestum, e il presidente Aliberti mi chiamò. E’ stato l’unico presidente che mi ha telefonato per sostenermi nella mia carriera, e in quella circostanza mi parlò dei vecchi portieri della Salernitana per darmi man forte ed esortarmi a non mollare mai".

In serie A ci sono giovani interessanti ed i  vari Scuffet, Perin, Leali, Cragno e Bardi  stanno venendo fuori. C'è qualcuno che l'ha impressionata?

Non seguo tantissimo i campionati maggiori di serie A e B. La mia attenzione è tutta spostata ai campionati minori, l’interregionale, dove vado per assistere alle partite dei miei amici. Posso dirti che tramite amicizie con procuratori e personaggi ancora legati al mondo del calcio i nomi che sembrano circolare di più sono quelli di Scuffet e Perin, un gradino sopra a tutti gli altri".

Che idea si è fatto del calcio spezzatino?

Non ci sono più soldi, e le società sono costrette a scendere a patti pur di sopravvivere. Anch’io, quando giocavo, scendevo in campo in orari spesso non consoni ad una partita di calcio. Ora si gioca addirittura alle 11 del mattino e per un calciatore cambia tutto, a partire dall’alimentazione. La conseguenza è che anche per il pubblico diventa difficile seguire la squadra.".

Ed ora una promessa per i tifosi della Salernitana. Quando scenderà a Salerno, andrà a seguire la partita dalla curva Sud?

Certo, anche se ho paura che mi facciano venire  un infarto visto come sono arrivati gli ultimi risultati della squadra”.

 


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