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TS - Riunione finita, fumata grigia: le ultime. Ora conterà anche il "peso politico"

di Luca Esposito

E' finita da pochi minuti la riunione in FIGC utile a stabilire quale sarà il futuro della Salernitana. La fumata è grigia. La buona notizia riguarda l'accettazione di tutto quello che è stato proposto "lato Mezzaroma": trustee e guardiano hanno l'approvazione dei giudici federali ed è stato riconosciuto il distacco dell'ex patron dalla Salernitana. I dubbi e le perplessità riguardano - pare - la banca che ha scelto Claudio Lotito in sua rappresentanza che, tra l'altro, avrebbe potere decisionale finale in caso di diatribe. In merito la spaccatura è totale: alcuni avvocati propendono per il sì, altri per la bocciatura della Salernitana e per la mancata iscrizione, altri ancora per una ulteriore, ultima e definitiva proroga di pochi giorni. Ipotesi che però non fa fare i salti di gioia al presidente Gabriele Gravina. A questo punto slitta a domani la relazione della CoviSoc che, contrariamente a quanto paventato nella tarda mattinata di oggi, fornirà un parere aggiuntivo non vincolante sulla decisione finale. Assodato già che i bilanci sono a posto, in regola e con tutti gli stipendi pagati nei tempi giusti, ora bisognerà capire se il business plan presentato dalla Salernitana consente di arrivare a fine dicembre in una situazione di totale autonomia. Pure su questo ci sono pareri discordanti. In estrema sintesi possiamo dire che la Federazione riconosce al sodalizio granata un passo in avanti rispetto alla lacunosa documentazione prodotta il 25 giugno, ma su alcuni punti non c'è stata la totale chiarezza che veniva richiesta. La terzietà rispetto alla Lazio è ormai assodata, ma alcune figure professionali restano riconducibili a Lotito e c'è un enorme punto interrogativo che aleggia sulla testa di tutti coloro che saranno deputati a decidere. E così, il prossimo sette luglio, alle ore 14 ci sarà un Consiglio Federale straordinario che si aprirà con la discussione sul caso Salernitana. Se i giudici federali non dovessero arrivare ad una conclusione si procederà per votazioni e, considerando i rapporti burrascosi di Lotito con alcuni colleghi, la cosa non fa fare i salti di gioia. Annunciata anche la presenza del presidente della Lega B Mauro Balata che, nell'occasione, ribadirà quanto sia stato sbagliato - a suo dire - dare l'ok alle multiproprietà. Balata, inoltre, ha già detto che per nessun motivo la Salernitana prenderebbe parte al campionato di B in caso di clamorosa esclusione. Ci potrebbe essere anche una rappresentanza del Benevento che, come noto, ogni giorno sta spingendo con i suoi avvocati per prendere il posto dei granata. Regolamento alla mano sarebbe l'unica con tutti i requisiti per essere ripescata, ma non è ancora chiaro come mai la Lazio sia stata iscritta senza problemi. Alcune società stanno seguendo anche questa vicenda e, con l'esclusione della Salernitana, chiederebbero immediatamente spiegazioni. Si tratterà, dunque, di una scelta anche "politica".

Un caos clamoroso, dunque. La situazione non è buona, lo ribadiamo. Solo un voler evitare un'estate di processi porterebbe la FIGC ad ammettere la Salernitana, senza escludere in corso d'opera indagini della Procura. Successivamente ci sarebbero ricorsi alla Corte Federale e al Collegio di Garanzia del CONI, senza possibilità di modificare o integrare quanto prodotto. In ultima istanza ci si rivolgerebbe al TAR, con il rischio sospensiva ma anche con la consapevolezza che i campionati potrebbero iniziare e che, nella migliore delle ipotesi, si chiuderebbe con un risarcimento ingente a favore di Lotito. Ma con la Salernitana nel limbo, teoricamente non iscritta a nessun campionato e con un marchio - valutato 30 milioni - che potrebbe essere rivendicato dall'amministrazione comunale così come previsto dal bando pubblico emesso nel 2011. Tutto questo si poteva evitare se Lotito avesse ceduto o, anzi, regalato. Come aveva promesso. Invece è iniziata una battaglia a scapito della tifoseria che, ad oggi, vede il futuro più nero che roseo. Appuntamento al pomeriggio del 7 luglio, con un dentro o fuori dopo il quale è annunciata anche una forte contestazione del popolo granata. 


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