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Paulo Sousa e il tridente: un'arma in più per la Salernitana di quest'anno

di Roberto Sarrocco

Dodici gare su quattordici della gestione Sousa hanno visto la Salernitana chiudere il match con tre punte di ruolo. Quasi sempre Dia, Piatek e Botheim, con qualche apparizione di Bonazzoli. Una costante nello scacchiere tattico di Paulo Sousa che vuoi per recuperare il risultato, vedi Milan, Napoli, Inter e Empoli, vuoi per "proteggere quello conseguito, ripetutasi in maniera quasi automatica. Che si chiami Milan o Sampdoria, che si chiami Napoli o Spezia, che sia in vantaggio, in parità o sotto con il risultato, Paulo Sousa ama chiudere all'attacco.

La miglior difesa è l'attacco diceva qualcuno, e questo detto Paulo Sousa lo ha fatto suo e realizzato. Il tecnico portoghese chiude spesso con tre punte di ruolo piu un trequartista, oppure due punte di ruolo e un calciatore offensivo sulla linea degli attaccanti, tipo Candreva. Questo per aumentare il potenziale offensivo, mettere pressione psicologica all'avversario e limitarne la costruzione dal basso, costringendolo al lancio lungo per sfruttare la contraerea granata composta da Daniliuc & C. E i risultati sono arrivati, a dargli ragione quasi in maniera automatica. Una mentalità internazionale che solo un tecnico del suo calibro può imprimere alla squadra. Chapeau


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