"I tifosi non retrocedono. Hanno disputato un campionato da Champions. C’è tempo per ricostruire". Stefano Colantuono, quarto tecnico della disgraziata stagione della Salernitana, non abbassa la testa. Era un epilogo scontato ma da ieri è arrivata anche la matematica. Allo "Stirpe" la Salernitana ha trovato la retrocessione in Serie B con 4 turni d’anticipo dopo 3 anni al sole, a conclusione di un campionato tormentato dall’avvicendamento in corsa alla direzione tecnica e 4 cambi di allenatore.

L’unico vantaggio è che la precoce retrocessione regala l’opportunità di programmare con anticipo la Serie B. Ma l’aspetto più importante saranno le mosse del presidente Iervolino che nei prossimi giorni dovrà dettare la linea societaria.

"Volevamo rinviare la retrocessione, ma alla fine cambia poco - ha sottolineato Colantuono -. Comunque la prestazione è stata buona e siamo stati penalizzati dagli episodi. Nella ripresa abbiamo avuto più di qualche occasione. Ripartiremo per chiudere il campionato con dignità. La società sta ragionando da tempo sul futuro. Il management è di livello, come la tifoseria. La Salernitana è scivolata, ma dopo le cadute si può costruire un futuro importante. Non è una tragedia, sono retrocessi club blasonati. Possiamo risalire: questa piazza è da Serie A".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 27 aprile 2024 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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