Se ci sono stati errori sono avvenuti in buona fede: è questo il messaggio che il direttore sportivo della Salernitana Mariano Fabiani ha inteso far passare nel suo intervento, avvenuto ieri, ai microfoni di TMW Radio. I granata possono ancora salvarsi e mantenere la Serie B ai play-out, ma il ds ha commentato anche quella che è la difficoltà del non conoscere ancora con certezza totale quale sia l’avversario, se il Lanciano (molto probabile) o il Livorno: il CONI si pronuncerà solo mercoledì prossimo in merito, su una partita che andrebbe giocata poi tre giorni più tardi.
”Questo slittamento ci ha creato ovviamente un po’ di problemi dal punto di vista tecnico, perché non si sa che squadra si affronta, lo staff tecnico deve preparare allenamenti specifici per questa e l’altra squadra. E poi, siamo stati costretti a opzionare due alberghi, uno a Livorno e uno a Lanciano. Ai tifosi ho dato un consiglio, fermarsi al Raccordo Anulare di Roma e poi proseguite prendendo la strada per la città dove si va a giocare”.
Alfredo Donnarumma e Gianluca Lapadula, due attaccanti che nella scorsa stagione erano in Lega Pro e che stanno facendo la differenza in Serie B, così come Felice Evacuo. Come si spiega questo aspetto? Pensa che la B sia scesa di livello, oppure è la Lega Pro che sta salendo?
”Penso che chi fa gol in Promozione e Interregionale può farlo anche in Serie A. Donnarumma e Lapadula hanno fatto cose importanti l’anno scorso al Teramo, bisognava avere un po’ di coraggio a inserirli in un contesto di Serie B, e mi pare che sia il Pescara che la Salernitana hanno avuto questo coraggio, così come l’ha avuto anche il Como con Simone Ganz. Bisogna dare fiducia ai ragazzi per farli esprimere, qualcuno alla vigilia del campionato storceva il naso di fronte a questi giocatori e alla loro affidabilità”.
Lei ha un altro anno di contratto a Salerno, la Salernitana si giocherà la salvezza in due partite di play-out il 4 e l’8 giugno. Il suo futuro dipenderà solo dall’eventuale permanenza in B della squadra, oppure ha già deciso a prescindere se lei resterà o meno?
”Ho sposato un progetto di tre anni con la Salernitana a partire dalla scorsa stagione, siamo stati fortunati perché siamo arrivati in B, ho ancora un altro anno di contratto a prescindere da quale sarà l’esito del campionato, mi auguro per società, squadra e tifosi, che si possa centrare l’obiettivo minimo stagionale. Non è che dipenda da me il futuro: ho una proprietà che dovrà valutare il lavoro del sottoscritto. Non ho nessuna intenzione di andare via, ma vedremo che cosa deciderà la società”.
Il fatto che alla Salernitana possano bastare due pareggi per la salvezza è un vantaggio oppure non la pensa così?
”Ieri il Bari poteva accontentarsi del pareggio, e poi ha perso 4-3 nonostante fosse in superiorità numerica. Bisogna solo andare in campo e cercare di vincere, accontentarsi del pareggio può giocare qualche brutto scherzo, qualche palla vagante può farti perdere la partita. Non stiamo a guardare il vantaggio che può derivare da un doppio pareggio. È necessario che i giocatori facciano del proprio meglio, ho già detto alla squadra che non bisogna prendere gol, altrimenti li faremo allenare fino al 30 giugno a porte aperte… Non bisogna fare calcoli”.
La Salernitana ha svolto quasi sempre allenamenti a porte chiuse. Non sarebbe stato meglio se avesse lavorato a porte aperte affinché la squadra percepisse da vicino il calore dei tifosi?
”Spesso e volentieri abbiamo svolto allenamenti a porte aperte, il motivo per cui ci alleniamo a porte chiuse è che non abbiamo disponibilità di determinati impianti per poter far venire il pubblico, perché privi di collaudo e quant’altro. Ma quando ci è stato chiesto, abbiamo sempre aperto le porte”.
Che voto si dà per la stagione di B?
”Visto l’andamento del campionato, considerati gli infortuni ricorrenti in un unico riparto, gli episodi che ci hanno penalizzato, potrei dire che l’assoluzione andrebbe per tutto lo spogliatoio e lo staff tecnico, anche se chi non lavora non ha responsabilità. Quando fai delle scelte a volte le indovini e a volte no, e gli errori magari li ho commessi anche io, li ha fatti la società, lo staff tecnico. L’errore è dietro l’angolo”.
Spesso si è parlato di Simone Inzaghi accostato alla Salernitana, che allenatore è?
”Inzaghi credo sia un ottimo professionista, lo sta dimostrando dal punto di vista tecnico, prima con la Primavera della Lazio e poi con questo scorcio di campionato in Serie A, ma il punto è che adesso siamo concentrati esclusivamente sul finale di Serie B, poi il futuro si affronterà di concerto con la proprietà. Le voci che girano lasciano il tempo che trovano”.
Di seguito il file audio integrale dell'intervista rilasciata da Fabiani
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