Continuare la striscia di risultati utili consecutivi in questo 2020, questo è e deve essere l’obbiettivo della Salernitana di Giampiero Ventura. Per fare tutto ciò i granata dovranno portare a casa punti preziosi contro il Trapani, Lunedì allo stadio Arechi alle ore 21.00. Di fronte ci sarà una squadra che ha fatto di tutto per rinforzarsi nel mercato di Gennaio, per cercare di risalire dalla penultima posizione in classifica attuale che vorrebbe dire retrocessione. Sulla carta la Salernitana dunque parte favorita sui siciliani, ma attenzione in Serie B nulla è scontato e sottovalutare il match potrebbe essere un peccato mortale. Servirà massima attenzione e impegno quindi per battere il Trapani, una squadra che seppur nelle difficoltà presenta delle buone individualità nella sua rosa. Tra queste non possiamo non citare Stefano Pettinari, capocannoniere e faro offensivo della squadra siciliana. Il giocatore romano classe 1992, 28 anni, ha infatti segnato ben 10 reti in 21 presenze in questa metà stagione 2019/2020, confezionando anche due assist per i compagni. Una punta fisica di piede destro, molto brava nel gioco aereo, abile nel difendere la palla, ma allo stesso tempo dotato di buona tecnica. Il suo ruolo naturale è quello di prima punta, ma all’occorrenza è stato impiegato qualche volta anche da ala sinistra o destra. Per il gioco offensivo del Trapani Pettinari è una risorsa indispensabile, come mostra anche la percentuale del 54 % riferita alla partecipazione al gol. Ciò significa che in più della metà delle azioni che hanno portato al gol la squadra siciliana, Pettinari è stato decisivo con il suo apporto. Dunque un apporto offensivo continuo, il più delle volte decisivo per la sua squadra. Continuità in zona gol, che mai come in questa stagione la punta romana aveva forse trovato in carriera. La sua vita da calciatore è stata infatti caratterizzata da tutto tranne che dalla continuità. Pettinari infatti ha vestito fino ad ora ben 11 maglie differenti, cambiando squadra praticamente ogni anno e alcune volte anche nel corso delle stagione.
Pettinari cresce calcisticamente nelle giovanili della Roma, in particolare con la primavera colleziona 33 presenze segnando 13 reti. Con la squadra giallorossa riesce anche ad esordire giovanissimo tra i professionisti, a soli 17 anni. Nel Dicembre del 2009, in un match di Europa League, l’allora allenatore della Roma Claudio Ranieri decide infatti di farlo entrare al minuto 74, pensate un po’ al posto dell’attuale calciatore granata Alessio Cerci. Dopo quell’esordio, dalla stagione 2010/11, inizieranno un serie quasi infinita di prestiti per il calciatore romano. Il primo a Siena, in cui però Pettinari ottiene solo una presenza in Coppa Italia e dopo nemmeno sei mesi decide di tornare a Roma. Squadra giallorossa ancora allenata da Ranieri, che il 20 Marzo del 2011 decide di far esordire in Serie A un giovanissimo Pettinari. L’attaccante entra infatti in campo all’Olimpico a soli 18 anni, seppur solo per gli ultimi tre minuti di gioco. Nell’estate del 2011 la Roma decide di mandarlo in prestito al Crotone, in cui rimarrà per tre stagioni. Questa per lui è ancora l’ esperienza più lunga in carriera con una stessa maglia. In Calabria infatti giocherà ben 89 partite, segnando 15 reti totali. Dopo i tre prestiti al Crotone, Pettinari continua la sua esperienza in Serie B tornando più vicino casa. È il Latina infatti a prelevarlo nel 2014, sempre in prestito dalla Roma, per cercare di rinforzare il reparto offensivo. La sua avventura durerà però solo 6 mesi, con 23 presenze e 2 reti, perché a Gennaio 2015 si fa avanti il Pescara. La società abruzzese decide così di prenderlo con un prestito di sei mesi fino a Giugno, in cui Pettinari giocherà 12 match segnando due reti. Anche la stagione successiva, 2015/16, sarà caratterizzata da un doppio prestito. I primi sei mesi dell’anno a Vicenza, in cui collezionerà 12 presenze e nessuna rete, mentre i successivi sei mesi a Como. Mesi in Lombardia in cui Pettinari giocherà ben 14 partite, segnando 2 reti, ma non riuscendo ad evitare la retrocessione in Serie C della sua squadra. Nell’estate del 2016 la Roma stavolta decide di venderlo definitivamente al Pescara, neopromossa in Serie A. Purtroppo l’esperienza nella massima serie italiana con gli abruzzesi non andrà benissimo, con sole 6 presenze e nessuna rete, e durerà infatti solo 6 mesi. Nel Gennaio del 2016 Pettinari passa alla Ternana, tornando a giocare quindi in Serie B. In Umbria riuscirà a giocare una buona metà stagione, con 13 presenze e due reti, convincendo il Pescara a tenerlo per la prossima stagione di Serie B. La stagione 2017/18 con gli abruzzesi è fino ad ora la migliore della carriera per il calciatore romano, con ben 38 presenze e 13 reti. Tant’è che nell’estate 2018 piomba su di lui il Lecce, che decide di acquistarlo a titolo definitivo. La scorsa stagione però non sarà fortunatissima per Pettinari, che infatti lascerà il Lecce dopo i primi sei mesi per andare a Crotone. Dopo le tre stagioni da giovane la punta romana torna dunque in Calabria, giocando 11 partite e segnando 4 reti. Dopo questa esperienza di sei mesi però il Crotone decide di non riscattarlo, così Pettinari torna al Lecce. Squadra pugliese che nell’Agosto del 2019 lo gira al Trapani, dove fino ad ora sta giocando una delle migliori stagioni della sua carriera. Quindi per il match di Lunedì sera Ventura e i suoi dovranno prestare molta attenzione all’attaccante romano, per evitare di avere brutte sorprese.
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