Buona la prima! Questo potrebbe essere il titolo più adatto per descrivere il debutto nel 2020 della Salernitana di Giampiero Ventura. Una partita solida e ben giocata dai granata, che hanno saputo controllare nel primo tempo e sono stati spietati nella seconda frazione di gioco. Il tutto concluso poi con il giusto spirito di sacrificio e la capacità di saper soffrire nel finale, per poter portare a casa la vittoria. Tre punti in trasferta che pensate non si vedevano dal 29 Settembre, dalla partita giocata a Livorno, e un successo a Pescara che mancava dal lontano 2005. Dunque una vittoria che dà ossigeno alla Salernitana e fa iniziare come meglio non poteva il girone di ritorno, proiettando la squadra granata ora al settimo posto in piena zona play-off. Andiamo però ora a vedere nello specifico, con l’ausilio anche delle statistiche del match, come Ventura e i suoi hanno costruito questo successo.
Partendo dalla prestazione dei singoli, un plauso va fatto di sicuro a Cristiano Lombardi. Il vero e proprio motore della Salernitana, le sue continue sgasate sulla fascia hanno fatto impazzire i difensori pescaresi e sono la fonte principale del gioco granata. Così è nato infatti il secondo gol della Salernitana, accelerazione sulla fascia di Lombardi, cross in area che crea apprensione nella difesa del Pescara , generando due deviazioni e permettendo a Djuric una facile segnatura. I numeri di Lombardi in questa partita sono impressionanti. Prima di tutto è il giocatore che in assoluto ha tirato più in porta, con 7 conclusioni complessive di cui 5 nello specchio della porta. Dominante nel secondo tempo con addirittura 5 tiri totali sempre puntando l’uomo sulla fascia ed entrando di forza in area di rigore. E poi, come già detto in precedenza, a completare questo secondo tempo sontuoso c’è l’apporto assolutamente decisivo per la nascita della seconda rete granata. Il secondo plauso è da fare a Milan Djuric, l’attaccante bosniaco prima di tutto ha lottato per tutta la partita come dimostra la statistica riferita ai duelli vinti, 6 in tutto il match. Dunque il suo apporto è stato fondamentale in fase di manovra e per far salire la squadra nei momenti di maggiore difficoltà. Ma oltre a questo in questa partita Djuric ha fatto quello che ogni attaccante dovrebbe sempre fare, ovvero segnare quando c’è l’opportunità. Il bosniaco è stato spietato come non mai in questa stagione, i dati infatti ci dicono di una percentuale realizzativa del 100%. Due sono stati i tiri effettuati dalla punta granata e due i gol segnati durante la partita. Reti da puro attaccante di area di rigore opportunista in area piccola, più complicato il primo meno il secondo. Infine un ultimo plauso va fatto a Dziczek e ad Akpa Akpro, due fari del centrocampo granata che hanno saputo gestire al meglio l’impostazione della manovra salernitana. Akpa Akpro è stato uno dei più precisi a livello di passaggi riusciti, quasi trenta completati, e Dziczek si è dimostrato anche abbastanza abile in zona offensiva. Due infatti sono state le conclusioni del polacco verso la porta di Fiorillo, entrambe nella seconda frazione di gioco.
Analizzando invece le statistiche di squadra, molto positiva è quella riferita ai passaggi completati, 217 su 291 effettuati. Ciò significa che ne sono stati sbagliati solo 74, in media la Salernitana nelle scorse partite ne sbagliava più di 90. È vero anche che ciò è da rapportare con il dato riferito al possesso palla, 41 % Salernitana contro il 59% del Pescara. Squadra abruzzese che non a caso a effettuato più passaggi dei granata, 404, sbagliandone anche molti di più, 91. Questo ci suggerisce che la squadra di Ventura ha preferito meno tenere costantemente la palla tra i piedi, puntando più su azioni offensive verticali ed efficaci partendo soprattutto dalle due fasce laterali. Ciò ha permesso alla Salernitana, nonostante un minore possesso palla, di esser comunque molto efficace sul piano offensivo. I numeri raccontano infatti di 13 tiri totali effettuati nel match, di cui 7 nello specchio della porta. Soprattutto nella seconda frazione di gioco la produzione offensiva della Salernitana è stata maggiore, con 9 tiri totali di cui 5 effettuati da dentro l’area e 4 da fuori area. Inoltre rimanendo sulla seconda frazione di gioco, le conclusioni da dentro l’area hanno tutte centrato lo specchio della porta producendo 2 reti. Insomma questa partita ha fornito tante belle indicazioni positive per il futuro, sia sul piano dei singoli sia del gioco di squadra, ma se vogliamo ricercare il pelo nell’uovo qualcosa in cui migliorare c’è ancora. In primis i gol subiti, ancora una volta la Salernitana non è riuscita a non subire gol. I clean sheet in questa stagione sono stati solo tre su 20 match giocati, troppo pochi. E poi ancora la statistica sui falli e sul numero di ammonizioni è ancora un po’ troppo alta. Nel match di ieri ben 15 sono stati i falli commessi dai granata, che hanno portato a 4 ammonizioni. Comunque l’importante ora è continuare con prestazioni come quella in terra abruzzese, per puntare a qualcosa di prestigioso in questo girone di ritorno.
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