Arbitraggio insufficiente quello di Livio Marinelli in quel di Cremona. Il direttore di gara ha avuto un metro di giudizio spesso poco uniforme, non ha saputo tenere in mano una gara a tratti complicata e molto nervosa come ampiamente prevedibile. L'episodio più controverso lo vede protagonista in negativo assieme all'assistente: Ceravolo è in evidente posizione di fuorigioco quando Migliore crossa dalla destra, un'azione di facile lettura che clamorosamente non è stata interrotta. Sarà pur vero che l'attaccante non tocca palla, ma partecipa attivamente costringendo Micai ad uscire e ad intervenire purtroppo goffamente. La curiosità: l'assistente non aveva indicato il centrocampo con la bandierina come solitamente avviene, la decisione è stata rimessa nelle mani di Marinelli che, dopo trenta secondi di confronto, ha lasciato tutto invariato tra le proteste dei granata. L'unica spiegazione è che il fischietto laziale abbia ritenuto ininfluente la posizione dell'attaccante della Cremonese.

Proteste acuitesi poco dopo, quando Terranova ha steso Gondo con una spallata. Episodio ai limiti, non un errore grave: forse il contatto non è tale da giustificare un calcio di rigore, stesso discorso nel primo tempo con Lombardi che viene anticipato in modo rischioso, ma corretto da Ravanelli. Quasi inosservato un altro episodio che ha inciso. Nella prima frazione di gioco immediato giallo ad Akpro per un intervento su Valzania, ma Gustafson ha fatto lo stesso fallo nella medesima zona senza essere sanzionato con l'ammonizione. Sarebbe stata la seconda e si era ancora sullo 0-0. 

Sezione: News / Data: Lun 11 novembre 2019 alle 16:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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