La Salernitana della fine dell'era Lotito e il passaggio temporaneo al trustee è quella squadra che tra mille difficoltà economiche e finanziarie esordì in serie A dopo il secondo posto in serie B. Nonostante le avversità, a Salerno arrivano giocatori interessanti che attualmente militano in massima serie anche in squadre di fascia medio alta.

Come non ricordare Ruggeri dall'Atalanta ritornato poi ai nerazzurri l'anno dopo e protagonista con la Dea anche in Europa. E il suo amico Zortea, che è tornato prima ai nerazzurri e ora in prestito al Frosinone dove si sta distinguendo tra i migliori. A questi si aggiungono Gyomber, autore di un grande campionato in B e due in A e quest'anno sfortunato con noie fisiche.

E aggiungiamo Luca Ranieri , venuto dalla Fiorentina tra lo scetticismo e autore di un grande campionato. I viola lo hanno riscattato e ora il calciatore è uno dei capisaldi di Italiano, bravo a farlo rendere anche in zona gol. E poi Lassana Coulibaly e Kastanos ancora pezzi pregiati dell'attuale e derelitta Salernitana di oggi.

E poi gli altri rimpianti, Milan Djuric protagonista prima a Verona e ora a Monza e poi Federico Bonazzoli che non è riuscito ad esplodere del tutto a Verona ma che quando entra è sempre prezioso nella rincorsa degli scaligeri alla salvezza. A questi aggiungiamo Belec un portiere non certo di secondo ordine, l'avvento di Ribery (più fruttuoso dei vari Boateng, Manolas ecc) la velocità di Kechrida nazionale tunisino superiore a un certo Sambia, per non dimenticare Mamadou Coulibaly più incisivo di Legowski.

E a questi vanno aggiunti giocatori che mettono cuore anima e grinta come i vari Capezzi, Schiavone e Di Tacchio . Le uniche vere delusioni furono Gagliolo e Veseli che anche in questa Salernitana non avrebbero sfigurato tanto. Cosa dire, paradossalmente senza grandi investimenti, è stata fatta una buona base, poi smantellata nei successivi due anni. Una testimonianza che per fare calcio non occorre solo spendere un vuoto tanti soldi

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 26 aprile 2024 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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