“Sarà un campionato virtuale e amatoriale, simile al Subbuteo. Tuttavia è necessario concludere le stagioni perché bisogna stabilire promozioni, retrocessioni, qualificazioni europee e quant’altro. Vicenza, Reggina e Monza hanno disputato tornei di altissimo livello e non possono rimanere in Lega Pro, stesso discorso per il Benevento che ha una valanga di punti di vantaggio sulla seconda. Sicuramente ci saranno problemi per l’attuazione di un protocollo molto rigido, ma non vedo alternative alla ripresa. La C rischia di essere la più penalizzata, su questo non ci sono dubbi. Non so se le società hanno la possibilità di effettuare i test sierologici e i tamponi, non dimentichiamo che non tutti hanno una struttura a disposizione per effettuare un lungo ritiro e garantire le condizioni di sicurezza imposte dalle istituzioni sanitarie”. Così il noto giornalista Gianni Di Marzio ai microfoni di TuttoSalernitana.

Interessante la sua riflessione sul calcio del futuro: “Le difficoltà ci saranno, serviva probabilmente un coordinamento diverso tra tutte le Nazioni. In Germania sono già ripartiti, in Spagna sono pronti…e in Italia? Probabilmente per rispetto delle vittime si poteva aspettare a settembre, ma purtroppo prevalgono altre dinamiche e ci sono in ballo interessi di ogni genere. Mi chiedo, però, come faranno a vietare tackle e contrasti in uno sport di contatto. Il virus è pericoloso, subdolo, sconosciuto. Esistono gli asintomatici, anche una semplice esultanza può essere fonte di rischio. Per me, senza tifosi e con tutti questi accorgimenti necessari, non è calcio ma Subbuteo. I giocatori andranno incontro ad un grande sacrificio, senza esultare che sport è? A questo punto non si può piazzare nemmeno la barriera, non si dovrebbe sudare, non ci si può soffiare il naso e non si può marcare sulle palle inattive. Sacrifichiamoci, chiudiamo quanto prima i campionati e ripartiamo. Senza sottovalutare, però, problemi atletici e muscolari che saranno ahimè all’ordine del giorno. Stiamo parlando di gente ferma da tre mesi, fuori allenamento. In Inghilterra giocano tre partite a settimana da sempre, qui non siamo abituati ma dobbiamo assolutamente adeguarci. Tra un anno forse apprezzeremo quei valori che si stanno perdendo, possibile che i genitori non si accorgono dei figli che tornano a casa ubriachi e sballati dopo una nottata di movida? Il Covid cambierà le nostre vite, è forse l’ultima occasione per migliorarci sotto tutti i punti di vista”.

Di Marzio parla  infine della Salernitana: “Ventura ha rispolverato l’entusiasmo perduto dopo l’esperienza della Nazionale, merito anche di una città meravigliosa e di una tifoseria da categoria superiore. Il Chievo è stato in A, perché realtà come Salerno, Bari, Palermo e Catania devono vivacchiare in C e in D?”.  

Sezione: Esclusive TS / Data: Gio 28 maggio 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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