Si è svolta questa mattina a Palazzo di Città una cerimonia in onore del capitano della Salernitana Francesco Di Tacchio, calciatore-eroe che qualche giorno fa ha letteralmente salvato la vita ad un suo compagno di squadra intervenendo tempestivamente anche a costo di rischiare la propria incolumità. Abbiamo tutti davanti agli occhi l’immagine straziante di Dziczek che cade a terra, privo di conoscenza, nel tentativo di rincorrere un compagno. Tutti hanno pensato a qualcosa di drammatico, per fortuna la favola si è chiusa con il lieto fine e oggi il centrocampista polacco è circondato da tanto affetto e da uno staff medico competente e pronto a scongiurare ogni eventuale pericolo futuro. Un momento davvero intenso, comunque, un atto dovuto da parte del Comune che, la settimana scorsa, era stato sollecitato pubblicamente anche da alcuni esponenti della tifoseria organizzata. L’assessore allo sport Angelo Caramanno ha organizzato tutto nei minimi dettagli, coinvolgendo naturalmente il primo cittadino Vincenzo Napoli, gli organi di informazione e l’U.S.Salernitana 1919, rappresentata anche dal team manager Salvatore Avallone. Queste le parole di Di Tacchio, insignito di una targa e applaudito dai presenti anche con un pizzico di commozione e con tanta gratitudine: “Penso spesso a quel pomeriggio di Ascoli. E’ stato un gesto istintivo, ero lì a 5 metri ed era un dovere aiutare un compagno in difficoltà. Prima di ogni partita o quando parliamo tra di noi, ci diciamo sempre che bisogna rialzarsi nei momenti negativi. In quegli istanti lì ho visto un ragazzo che faceva di tutto per rialzarsi, ha incarnato in pieno i nostri valori e sono io che dico grazie a lui: è una scena che avrò davanti agli occhi per tutta la mia vita, un esempio straordinario di un uomo vero. Il merito, comunque, va soprattutto ai medici e alla croce rossa. Il loro intervento è stato velocissimo. Ho ricevuto un sacco di messaggi e sono passato per eroe, ma non mi sento affatto così. Ho pianto, non lo nascondo e non mi vergogno a dirlo. Spesso ci arrabbiamo o siamo tristi per una sconfitta, ma questo triste accadimento ci fa capire ancora una volta quanto siamo fortunati a fare il lavoro che amiamo. La salute deve essere sempre al primo posto. L’abbraccio? E’ bastato uno sguardo per capire tante cose, subito dopo la partita ci ha fatto una videochiamata ed era molto felice per l’affetto che gli abbiamo dimostrato. E’ un ragazzo di 22 anni, ha una carriera luminosa davanti e speriamo quanto prima possa tornare sul terreno di gioco. Sta bene, ma è il secondo episodio e ora deve pensare soltanto a star bene”. Parole da grande uomo. Il Comune, come detto, gli ha consegnato una bella targa riportante la scritta: “Al cuore del capitano eterna gratitudine da parte di tutti i salernitani”, un messaggio quanto mai significativo e condivisibile che fa capire, ancora una volta, quanto lo sport possa essere un veicolo sociale e culturale fondamentale. Da Salerno, ma anche da Ascoli, è partito un autentico spot per il calcio che merita risalto a livello nazionale. E i tifosi, sul web, hanno espresso ancora una volta il loro sentito ringraziamento a chi, questa maglia, la sta sudando e onorando ogni giorno.

Sezione: News / Data: Gio 04 marzo 2021 alle 12:00
Autore: TS Redazione
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