Il nuovo rinvio legato alla cessione della Salernitana non ha contribuito a rasserenare il clima all'ombra dell'Arechi. Tutt'altro. I tifosi sono molto sconfortati e temono che la nuova proroga disposta dai trustee abbia messo a forte rischio il futuro del cavalluccio marino. Ma leggendo tra le righe del comunicato diramato martedi pomeriggio, s'intuisce che la situazione è in continua evoluzione. Innanzitutto va precisato che il “no” dei trustee non sarebbe legato a motivi economici: sul tavolo, insieme all'acconto del 5%, sarebbero arrivate tre offerte interessanti e non molto distanti dal prezzo minimo fissato per la vendita. Un punto di (ri)partenza sicuramente importante e che può essere letto come un segnale d'interesse concreto da parte dei potenziali acquirenti. Nonostante la “tagliola” del 31 dicembre fissata dalla Figc, infatti, i trustee non potrebbero cedere le quote della Salernitana se sul tavolo ci fossero offerte ritenute non congrue dal punto di vista economico. Per arrivare alla fumata bianca, dunque, i potenziali acquirenti dovranno correggere quanto segnalato da Melior Trust e Widar Trust. Innanzitutto chi è intenzionato a rilevare la Salernitana dovrà riuscire a dimostrare, carte alla mano, la sua totale indipendenza rispetto alla vecchia proprietà. Ma non potranno esserci nemmeno offerte condizionate al raggiungimento di un determinato obiettivo, come potrebbe essere - ad esempio - il pagamento di una parte della cifra offerta solo in caso di salvezza. La novità principale è che, arrivati al 5 dicembre, non ci sarà gara: i trustee hanno messo nero su bianco che si riserveranno di accettare l'offerta ritenuta più vantaggiosa. Un nuovo scenario che potrebbe testimoniare la volontà di chiudere la vicenda ma che non lascia sereni i tranquilli, costretti a vivere con il cuore in gola per altre due settimane e mezzo.

Sezione: News / Data: Gio 18 novembre 2021 alle 11:30 / Fonte: ottopagine
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print