Lo stadio Tombolato di Cittadella rimane un tabù per la Salernitana e i tre punti sembrano ormai un lontano ricordo. In questa unica frase è sintetizzato al meglio il verdetto dell’ ultima sfida di campionato tutta granata, tra Salernitana e Cittadella. Quella di Sabato infatti è stata la sesta sconfitta in altrettanti precedenti al Tombolato per i granata di Salerno, con una vittoria che in questa stagione manca ormai da inizio Novembre. Difficile commentare una gara giocata male dalla Salernitana e a lunghi tratti dominata dai padroni di casa. Eppure l’inizio non era stato malvagio, certo con i soliti problemi nello sviluppare un gioco fluido, ma con il gol di Djuric che faceva immaginare tutt’altro match. Invece la squadra di Ventura, nonostante il vantaggio, ha dimostrato ancora una volta quanto sia fragile difensivamente ma soprattutto di testa. Troppo infatti è lo spazio lasciato a Diaw in occasione del primo gol, il quale spalle alla porta riesce a girarsi, prendere la mira e colpire, compiendo il tutto con pochissima pressione dei difensori. Da qui in poi la Salernitana è scomparsa dal campo e ha lasciato l’iniziativa completamente al Cittadella, fino al 70° minuto. Dopo di che c’è stata una reazione d’orgoglio dei granata di Salerno che si sono riusciti a portare a contatto con i Veneti, complice anche un estremo rilassamento del Cittadella, sfiorando a uno dalla fine addirittura il pari con Giannetti. Un gol che avrebbe reso meno amaro il pomeriggio del Tombolato, ma non avrebbe assolutamente cancellato una prestazione da dimenticare.
Ciò è mostrato anche dalle statistiche del match, le quali raccontano di un Cittadella dominante e di una Salernitana con i soliti difetti. Difetti difensivi con i calciatori granata che fanno fatica a mantenere la giusta distanza tra i reparti, concedendo quindi grandi spazi agli avversari. Ancora molto alto è infatti il dato riferito al numero di falli commessi, ovvero 18, molto simile ai 19 commessi contro l’Ascoli. Numeri che certificano proprio la difficoltà della Salernitana nel coprire il campo, arrivando spesso in ritardo sugli avversari e commettendo fallo. Ma allo stesso tempo difetti anche, se non soprattutto, nello sviluppare un gioco fluido e verticale. Se con l’Ascoli, soprattutto nella prima frazione, si erano visti dei miglioramenti in questo senso, nell’ultimo match si sono fatti molti passi indietro. I dati mostrano come più volte la Salernitana si sia affidata a lanci lunghi superando il centrocampo, nella maggior parte dei casi facile preda però dei difensori avversari o addirittura terminati fuori dal campo. Inoltre ancora una volta i calciatori che hanno completati più passaggi sono stati due difensori, Billong con 54 e Karo con 51. A dimostrazione, come già detto in altre circostanze, di un possesso palla sterile, orizzontale e poco efficace nella costruzione di azioni pericolose da gol.
Passando invece alla grandissima difficoltà mostrata dalla Salernitana nel contenere il Cittadella, è possibile fare diverse osservazioni. Il dominio dei veneti è certificato prima di tutto dal numero di tiri totali, addirittura 20 di cui 12 da dentro l’area di rigore. Il doppio rispetto ai soli 10 tiri granata, di cui solo 7 da dentro l’area di rigore. Inoltre a mostrare quanto il Cittadella abbia avuto vita facile nell’entrare in area, è una statistica riferita all’attaccante centrale dei granata veneti, autore anche di una doppietta. Davide Diaw infatti è riuscito ben otto volte a tirare da dentro l’area di rigore, dato che se confrontato con quello di Milan Djuric diventa impietoso per il bosniaco. L’attaccante salernitano infatti è riuscito a tirare da dentro l’area solo 3 volte e neanche l’altra punta granata, Giannetti, è riuscita a fare meglio, con soli 2 tiri effettuati. Già da qui è intuibile quanto la Salernitana abbia fatto fatica ad essere pericolosa e ad uscire dalla sua porzione di campo. Addirittura la squadra di Ventura nel primo tempo ha tirato solo 2 volte verso la porta di Paleari, un po’meglio nel secondo tempo con 8 tiri totali di cui 5 in porta. Rimanendo sempre sui dati riferiti ai tiri e ai gol, paradossalmente questa è stata una delle partite in cui la Salernitana ha segnato più gol. In questa stagione. Infatti, solamente in 2 occasioni i granata avevano segnato tre gol in un’unica partita, alla prima giornata contro il Pescara e a fine Settembre a Livorno. Quindi se nelle ultime partite ci si era lamentati di una scarsa vena realizzativa stavolta non lo si può fare, seppur sottolineando sempre come due dei tre gol siano arrivati con un Cittadella rilassato sul 4 a 1 e scarico fisicamente. Un dato dunque quest’ ultimo, che se analizzato razionalmente non può e non deve far pensare ad una Salernitana guarita dai suoi problemi in zona gol. La situazione, quindi, si fa sempre più preoccupante e i problemi continuano ad aumentare. Problemi di natura tattica e di gioco come mostrano i dati qui citati, ma soprattutto di testa e psicologici. Per una squadra che appare dunque scarica e in completa confusione, partendo in primis dal suo mister.
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