Salernitana, i tifosi aspettano il colpo in attacco. Saluta anche Cabral

Non è una rivoluzione come quella operata dal Verona, nè l'Instant Team del gennaio 2022. Tuttavia, in casa Salernitana, tra arrivi e partenze ci saranno comunque diversi cambiamenti. Ad ora sono andati via Mazzocchi, Bohinen, Botheim, Lovato e Cabral, con Stewart fuori lista. In entrata, invece, ufficializzati Basic, Pierozzi, Zanoli e Pasalidis, con Boateng che ieri è giunto a Salerno intorno alle 13: il suo contratto, per motivi fiscali e burocratici, sarà depositato presumibilmente tra domani e sabato.

Ora, però, i tifosi si aspettano il colpo in attacco. Il ritorno di Dia (che fino alla fine ha sperato di andare via, senza dimenticare i tanti infortuni muscolari) non è sufficiente e toccherà al direttore generale Walter Sabatini trovare una soluzione che possa accontentare l'allenatore. Balotelli era più di un'idea e anche ieri ci sono stati contatti, confermati da alcune persone vicinissime al presidente Iervolino.

Non c'è intesa economica, l'avvocato Fimmanò ha inoltre manifestato preoccupazione dal punto di vista caratteriale. A vuoto anche il secondo tentativo per Belotti: da ieri il "Gallo" è il nuovo centravanti della Fiorentina. Shomurodov piace ma è fermo da tempo, Rebic è stato proposto, Defrel costa, occhio al classico nome a sorpresa e a qualche scambio di fine mercato, soprattutto se poi andasse via anche Simy che piace a Sampdoria e Spezia.

Negli altri reparti situazione chiara: la dirigenza ha virtualmente chiuso con il giovane difensore Pellegrini e valuta la possibilità di prendere in extremis un esterno sinistro che possa fungere da vice Bradaric. Figura che manca ormai da due anni. A centrocampo Alan Browne è uno degli obiettivi ma bisognerà trovare la formula adatta per portarlo a Salerno.

Occhio a Vignato, giocatore di talento che Sabatini ha portato a Bologna due stagioni fa e che a Pisa non ha certo lasciato il segno fino a questo momento. Ancora 13 ore e il quadro sarà più chiaro, di certo c'è che l'indice di liquidità e il pesante monte ingaggi hanno rappresentato un ostacolo non di poco contro per una Salernitana a caccia del miracolo sportivo e che domenica dovrà necessariamente fare risultato a Torino.