ANALISI TATTICA: Gregucci sblocca l'attacco col nuovo 3-4-1-2, la difesa balla ma può migliorare

La Salernitana torna alla vittoria sbancando il "Del Duca" di Ascoli con una prestazione finalmente convincente. Il secondo successo esterno stagionale, dopo quello di Palermo, arriva su un campo "amico" che storicamente ha sempre portato fortuna ai granata. Gregucci cambia le carte in tavola e passa al 3-4-1-2 inserendo a sorpresa Mazzarani sulla trequarti e puntando sul tandem Jallow-Calaiò. Scelte azzeccate dal tecnico di San Giorgio Ionico, mentre l'avversario bianconero Vivarini viene "tradito" dal regista argentino - di proprietà Udinese - Iñíguez, apparso sostanzialmente ancora un oggetto misterioso. Avvio di gara non del tutto positivo per i granata che vanno sotto dopo pochi minuti per colpa di un disimpegno errato di Migliorini che serve involontariamente Frattesi. La mezz'ala è brava a vedere in profondità Ninkovic che a sua volta elude Gigliotti, troppo morbido in marcatura, e fredda Micai. La Salernitana non si scompone e manda avanti il copione studiato a casa dominando in mezzo al campo e facendo valere la qualità tra le linee di Mazzarani. Il pari e il sorpasso arrivano in fotocopia su due angoli calciati abilmente da Lopez e con due reti da rapaci d'area messe a segno da Calaiò e Casasola. La sfida sulle seconde palle viene vinta dagli ospiti che risultano vincenti anche grazie alla posizione dell'ex Catania Mazzarani che risulta fastidioso quando l'Ascoli cerca di imbastire azioni dalle retrovie.

Nella ripresa Vivarini boccia i nuovi acquisti Ciciretti e Iñíguez sostituendoli con Addae e Beretta, quest'ultimo bravo a sfruttare la sponda di Brosco e ad accorciare le distanze. Poi, tanta sofferenza alleviata fortunatamente dal colpo di testa di Ganz, che si fa buttare fuori dal direttore di gara per due interventi fallosi. Nel finale dopo il vano assaolto bianconero la Salernitana chiude la gara sfruttando la velocità di Jallow che firma la sua doppietta personale.