Un finale da protagonista. È il ruolo che vuole recitare Alessandro Rosina sui titoli di coda della stagione della Salernitana. Il numero dieci è stato l’elemento più brillante nelle ultime uscite della squadra di Gregucci, oscurato soltanto dalla ritrovata vena realizzativa di Djuric che, dal sinistro fatato dell’ex Zenit, ha attinto gli assist necessari per potersi prendere l’attacco granata. Col Venezia, fu proprio il trequartista calabrese ad accendere la luce e prendersi la scena con una giocata da slalomista prima della conclusione dai venticinque metri fermata solo dal palo, spalancando le porte al numero 9 per il gol valso il pari con i lagunari. Stessa storia a La Spezia: cross tagliato dalla destra e colpo di testa del bosniaco per il momentaneo vantaggio che però illuse la truppa di Gregucci. Sceneggiatura simile una settimana fa: escluso dall’undici titolare, Rosina ci mise poco a mettere il suo zampino sulla rimonta al Cittadella, battendo un corner teso sul primo palo utile a trovare i centimetri di Djuric per la rete del momentaneo 2-2 che ha anticipato il poker granata. «Quando è entrato Rosina la partita ha subito una svolta», ammise il tecnico veneto Foscarini, complimentandosi per le giocate in verticale del trequartista sul quale Gregucci sembra pronto a puntare in vista di un rush finale fondamentale più per le sue speranze di prolungare l’avventura sulla panchina granata che per le ambizioni di classifica.

Sezione: News / Data: Sab 20 aprile 2019 alle 13:30 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
vedi letture
Print