I pro a Sud, gli anti a Nord. Di qua i messaggi sdolcinati, di là l’aspra contestazione. Il “buongiorno” di San Gregorio Magno, ancor prima che la Salernitana scenda in campo nel day-1 del suo ritiro, è una dicotomia rappresentata da due striscioni. Quello “usa e getta” che fa indispettire la comitiva granata compare affisso alla balaustra che dà sul campo lungo la strada, alla sinistra della tribuna centrale. «Via i romani da Salerno», c’è scritto in vernice nera su lenzuolo bianco. Senza firma. Lo slogan verrà rimosso poco prima dell’inizio dell’allenamento, mentre all’altro estremo dell’impianto, alle spalle della porta più vicina agli spogliatoi, c’è un peana per i co-patron, stampato in granata su carta bianca, con tanto d’incitamento a mo’ di chiosa: «Grazie Lotito, grazie Mezzaroma. E ora completiamo l’opera». Sulle tribune, sistemate per sventolare a favor di vento, campeggiano tre bandiere, due sono vecchie testimonianze della promozione in serie A del 1998. E ci sono i “moschettieri”, immancabili da oltre vent’anni, al seguito del cavalluccio marino. Presenti Iginio Ferrara e Gaetano Casola, manca il terzo, Luca Romeo, perché ce l’ha con la proprietà e così ha deciso di rompere la tradizione del ritiro, anzi da qualche mese diserta pure l’Arechi. Assenza che pesa, però la certezza è che i “tre moschettieri” granata si ricomporranno presto, mentre il quarto, Mario Piombino, tifa da lassù.

Sezione: News / Data: Mer 17 luglio 2019 alle 22:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print