La doppietta di Cedric Gondo cancella come un colpo di spugna sulla lavagna tutto quello che di negativo si era visto in precedenza. Ancora una volta la Salernitana aveva regalato un tempo agli avversari, con un timore reverenziale inspiegabile e un atteggiamento tattico che non aveva pagato. Mister Castori sta cambiando troppo spesso uomini e moduli, a scapito soprattutto di Gennaro Tutino che viene messo poco in condizione di offendere. C’è poco da fare. La Salernitana soffre contro le squadre che provano a giocare e non a caso ha reagito bene nella ripresa quando ha messo in campo la qualità. E in questo l’allenatore è stato bravo, togliendo con coraggio Cicerelli (che alterna grandi prove ad altre così e così) e spostando il baricentro trenta metri più avanti senza mai permettere ad un Venezia in calo di rendersi pericoloso e affacciarsi dalle parti di Belec. Oggi bene quasi tutti, bravo anche Di Tacchio che ricorda di essere diffidato e si sta adeguando con esperienza. Non male la difesa, il migliore è ovviamente Gondo che in estate la dirigenza aveva quasi messo in discussione tornando sui propri passi solo perché Castori si è opposto. E proprio su questo aspetto verte la nostra riflessione. La Salernitana, comunque andrà a finire, è diventata una grande del campionato di serie B e ha bisogno di una dirigenza nuova anche per rasserenare un ambiente ancora molto critico nei confronti di Fabiani e soci. Occorre una persona altrettanto di spalle larghe, ma che migliori il settore giovanile, il rapporto con la piazza e un organico che, prendendo un attaccante a gennaio, oggi poteva stare al posto dell’Empoli. Non deve essere l’allenatore a indicare i calciatori, soprattutto quando parte per il ritiro con ragazzini della Primavera e forse un paio di titolari. Perché Gyomber, Belec, Bogdan, Capezzi, Tutino, Anderson e Jaroszynsi in ritiro non c’erano. Oggi si può parlare di un miracolo che, come rimarcano i tifosi, è frutto quasi esclusivamente del lavoro di Castori e dell’impegno dei giocatori, fermo restando che la società ha investito e anche Lotito e Mezzaroma meriterebbero l’applauso della gente. Oggi anche i tifosi si sono lasciati andare, erano in cento ad attendere il pullman dopo la partita e c’è un po’ di entusiasmo in più. Quel sostegno che è mancato quando si parlava di galleggiamento voluto: mai teoria è stata più inventata. Perché la serie A è un enorme guadagno – economico e “morale”- per tutti. E pensare non la si volesse apposta era semplicemente folle.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 17 aprile 2021 alle 22:40
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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