E' opinione abbastanza diffusa che la proprietà stia perdendo un'altra ghiotta occasione (forse l'ultima) per lanciare un messaggio alla piazza e riacquisire credibilità agli occhi della tifoseria. Che, tra l'altro, ormai commenta con ironia e distacco quanto accade quasi come fosse già rassegnata a rivedere lo stesso copione delle stagioni passate. Certamente Mamadou Coulibaly è un buon elemento a centrocampo, ben venga anche un investimento per un giovane come Sanasi Sy che piaceva alla Sampdoria e scarso non deve essere. Se Durmisi approcciasse mentalmente nel modo giusto alla categoria sarebbe un colpo di livello assoluto, al netto della lunga pregressa inattività che preoccupa Castori. Ma andare ad Empoli con un solo rinforzo e non sfruttare la posizione di classifica è stato un autogol. D'altronde, e non ci stancheremo mai di ripeterlo, la gente accusa la società proprio perchè le riconosce competenza, ma soprattutto potenziale economico non paragonabile alle gestioni precedenti. Nelle categorie inferiori hanno sempre vinto quando volevano vincere, mettendo sul tavolo milioni di euro e prendendo il meglio del consentito. Oggi c'è l'obbligo morale di essere all'altezza della concorrenza che, tra l'altro, si sta muovendo bene. L'Empoli, dopo un 5-0 e con un primo posto ben consolidato, ha preso Crociata (che voleva Salerno, incredibilmente non è stato preso in considerazione pur essendoci tutte le ocmponenti per chiudere l'affare in un minuto) e Sabelli. Il meglio della categoria in quel ruolo. Il Monza ha ufficializzato da tempo Ricci e Scozzarella (che arrivano dalla A), a breve si muoveranno concretamente anche Spal (Tumminiello e Mora) e Frosinone, mentre la Cremonese ha inserito a metà campo quel Bartolomei che ha proprio le caratteristiche che mancano al centrocampo granata. Perchè si sta perdendo ancora una volta la possibilità di dimostrare con i fatti di volere la serie A? In fondo quel comunicato ricco di promesse non è poi così remoto...

Sezione: Mercato / Data: Gio 21 gennaio 2021 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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