Nel corso dell'intervista concessa a DAZN Franck Ribery, attaccante della Salernitana, ha ripercorso alcune tappe salienti della sua carriera, affrontando anche temi ai lui cari come quello legato al suo rapporto con i giovani calciatori: "Mi piacciono i giovani quando sono intelligenti, quando ci credono, quando lavorano e hanno fame. Ne ho conosciuti tanti di talento, ma senza grinta. Io ai giovani cerco sempre di dare una mano e di aiutarli a diventare campioni. Ad esempio, per me Alaba è come un fratello: l’ho conosciuto a 16 anni e oggi è un campione. La prima volta mi ha visto con una bella macchina e un bell’orologio, gli ho detto ‘non pensare alla macchina e all’orologio, pensa a lavorare e a fare tanti sacrifici. Poi piano piano arriveranno la macchina, l’orologio e tutto il resto’. Lui è stato intelligente e oggi parliamo di un giocatore che ha vinto tanti trofei”.

Trasferendo il discorso al calcio italiano, invece, spiega: “Anche Vlahovic ha la mentalità giusta, è uno che lavora duro. Nel 2006, quando ho giocato con grandi campioni in Nazionale, giocavo con giocatori di 10 anni più grandi come Zidane e Thuram. Ho fatto un po’ il furbo e ho osservato come si comportavano, perché erano grandi campioni”.

Sezione: News / Data: Mer 18 maggio 2022 alle 13:15
Autore: Lorenzo Portanova
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