Salernitana in vendita? "Non è in agenda" ma i segnali vanno in quella direzione. Non c'è una fretta spasmodica nè il cartello "saldi" fuori la porta della sede, intendiamoci. Tuttavia essere virtualmente retrocessi da due mesi senza che ci sia un abbozzo di programmazione futura è dato che fa riflettere e che preoccupa una tifoseria che, dal canto suo, sta accettando la retrocessione più amara della storia con sportività e senza una sola contestazione, un coro o uno striscione di protesta all'interno dello stadio.

In attesa di capire se ci sarà l'incontro con i tifosi promesso da alcuni dirigenti qualche settimana fa, filtrano notizie che viaggiano nella direzione di un potenziale disimpegno qualora arrivasse un acquirente ritenuto credibile, concreto e facoltoso. Qualche settimana fa alcuni professionisti incontrarono persone vicine a Iervolino (e senza incarichi ufficiali in società) per un primo scambio di battute. Si tratterebbe di imprenditori locali che operano in provincia con interessi nel campo dell'alimentazione e della politica. Non si è andati oltre un'oretta di chiacchierata.

Poi ci sarebbe questo famoso fondo americano che, di tanto in tanto, ricompare riportandoci ai tempi del trust e delle telenovele infinite. Organi di stampa nazionali, invece, parlano di una cordata spagnola che, dopo un primo contatto, sarebbe in attesa di leggere i bilanci e di avere un confronto con i manager di Iervolino. La società autorizza invece a smentire la notizia che ci siano banche di caratura internazionale deputate a cedere la Salernitana al prezzo di 35 milioni di euro. La scelta di non smentire anche ufficialmente, come accadeva in passato, fa però riflettere. 

Iervolino ha preso ulteriore tempo per riflettere. E' scottato da alcune critiche, dalla retrocessione, dai consigli sbagliati di alcuni collaboratori, dalle spese sostenute, forse anche da alcune vicende politiche e dal fatto che il mondo del calcio faccia prevalere logiche e dinamiche lontane dal pensiero di un uomo che, invece, aveva voglia di offrire la sua visione per un cambiamento radicale. 

Resta il fatto, però, che è incomprensibile passare in così poco tempo da un entusiasmo contagioso e straordinario, tale da prospettare un progetto di livello internazionale per Salerno e per la propria gente, a tutti questi dubbi che agitano una tifoseria che invoca un incontro pubblico, una conferenza, un comunicato chiarificatore. E se Iervolino restasse per assenza di acquirenti, con quale entusiasmo affronterebbe il torneo di B? Scatto d'orgoglio e allestimento di una rosa super o assestamento in attesa di mettere a posto i conti con un gruppo di giovani?

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 16 aprile 2024 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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