Avrebbe sognato una giornata completamente diversa per festeggiare le 500 presenze in serie A, traguardo che lo colloca tra i calciatori più importanti della storia. Lui che, da Nord a Sud, ha fatto sognare tantissime tifoserie a suon di gol, assist, giocate spettacolari e sgroppate sulla fascia. Purtroppo, però, la mesta retrocessione della Salernitana (la seconda della sua carriera), l'ennesimo ko casalingo e l'assenza di un gruppo unito hanno costituito elementi sufficienti per non godersi affatto un traguardo tutt'altro che trascurabile.

Antonio Candreva sta per congedarsi dalla Salernitana nel modo più triste possibile. Anche lui, dopo aver macinato decine e decine di chilometri a supporto di compagni non all'altezza della sua classe, sta mollando la presa e sta offrendo prestazioni prive di mordente e impalpabili. A Roma un suo errore di superficialità aveva spianato la strada ai biancocelesti per l'1-0, ieri non ha quasi toccato palla sbagliando tutto quello che poteva sbagliare, fino a quell'ammonizione evitabile e ingenua che gli farà saltare la sfida di Frosinone che sancirà anche l'aritmetico salto all'indietro.

Guai, però, a pensare che AC87 si sia adeguato al contesto generale accantonando impegno, corsa e attaccamento. Esattamente il contrario. Perchè il fantasista ex Inter e Lazio sta vivendo con grande rammarico e frustrazione la retrocessione della Bersagliera, memore delle grandi cose fatte la passata stagione e consapevole dello splendido rapporto instaurato con una piazza che, fino alla fine, si è aggrappata alle sue giocate per tentare l'impresa.

Stavolta, però, l'Arechi l'ha applaudito. Al momento della sostituzione, meritata standing ovation e qualcuno, dalla tribuna, che gli chiedeva di restare anche l'anno prossimo per scrivere un nuovo capitolo di una storia lunga 500 partite e che certo non può chiudersi in questo modo. Trattenerlo sarà difficile, soprattutto per questioni legate all'ingaggio. Anche dimezzando lo stipendio, parleremmo di cifre fuori portata per la categoria e per un calciatore di 38 anni. Resterà il rimpianto per essercelo goduto troppo poco. Tuttavia, per il record stabilito ieri, la Salernitana farà sempre parte della sua storia.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 23 aprile 2024 alle 22:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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