Lo avevamo detto, lo sapevamo tutti, ne abbiamo avuta la conferma. Sabatini muove le acque, e il suo effetto riecheggia in tutta Europa, dall'Italia alla Spagna, dal Belgio alla Romania, dalla Francia alla Cina, passando per il Sudamerica. Tanti nomi, molti di grande effetto, Diego Costa e Burak Yilmaz in ultimo dopo quelli di Balotelli, Eder e Perotti, e tanti giocatori "pronti all'uso". Zaza, Destro, Fazio, Maksimovic, Verre, Caceres: sono solo alcuni dei nomi accostati ai granata in questi giorni. La chiacchierata di Sabatini con la squadra di ieri ha dato sicuramente il boost al mercato, soprattutto chiarendo all'ex ds di Inter e Bologna le idee riguardo le eventuali conferme e i ruoli più scoperti. Fiducia a tempo per Colantuono e Instant Team la strategia salvezza, con la "speranza" che il Covid dia una mano alla Salernitana, rimandando qualche altra partita, ovviamente con la possibilità di recuperarla. Molti nomi, tante trattative, ancora nessuna ufficialità: nessun problema. Sabatini sa quello che fa e sa come si fa, bisogna solo attendere e dargli fiducia, perchè negli ultimi ventanni ha dimostrato di essere uno dei migliori direttori sportivi non solo in Italia, ma in tutta Europa. 

La squadra, ridotta all'osso dalla pandemia, manca di mordente e di cattiveria agonistica: non è un caso che la maggior parte dei nomi accostati ai granata siano nomi di giocatori, non solo esperti, ma contraddistinti da grande carattere e temperamento. Un mix esplosivo di cattiveria agonistica e vivacità: questa la ricetta vincente di Sabatini, amante del genio e della sregolatezza, ma soprattutto appunto della "giusta" cattiveria sportiva. Lui stesso in conferenza ha confermato che ama quel tipo di calciatore: il calciatore con temperamento, che sa trascinare la squadra nei momenti difficili, izzare il pubblico, "spaventare" gli avversari. La Serie A si conquista, o per meglio dire, si mantiene, anche così, con il coltello tra i denti e mordendo i polpacci degli avversari, dal primo all'ultimo minuto di ogni gara. Sabatini lo sa e per questo vuole consegnare a Iervolino una squadra pronta a lottare su ogni centimetro, risalendo una classifica deficitaria che sembra, dal suo arrivo e da quello del neopatron, meno drammatica di quanto potrebbe apparire.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 gennaio 2022 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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