La delusione per un mercato considerato non all'altezza sta lasciando il posto nelle ultime ore a un pizzico di esaltazione, nel tifo granata, per l'affare Ribery, ormai in dirittura d'arrivo. Un colpo davvero altisonante in casa Salernitana, quello che ci voleva per rivitalizzare una piazza demoralizzata dall'avvio di campionato e dalla sessione di trasferimenti estiva, conclusasi senza i botti finali. Nonostante la carta d'identità, il francese resta un giocatore di assoluto valore e ancora integro fisicamente, come dimostrano le trenta presenze stagionali nell'annata scorsa con la Fiorentina, tanta roba per un trentottenne. Comprensibile il tam tam mediatico sui social, quello di Ribery sarebbe davvero colpo da novanta per una squadra che aspira alla salvezza, oltre che un investimento economicamente non indifferente da parte della società di via Allende. Un vero e proprio "coniglio" tirato fuori dal cilindro dal ds Fabiani, ma che da solo non può bastare. Il problema principale dell'organico di Castori resta, a nostro avviso, il centrocampo, dove mancano palleggiatori di categoria, o comunque giocatori in grado di dare le giuste geometrie. Il nome di Viola intriga non poco, ma per caratteristiche non convince il trainer marchigiano e la pista si sta notevolmente raffreddando. Tanti polmoni in mezzo al campo e poca qualità, questa è la sensazione che arriva guardando la rosa granata. Difficile fare di meglio, forse, ma il centrocampo sembra essere sicuramente il punto debole di questa squadra. 

Tornando alle vicende del campo, la sosta per le nazionali sembra caduta nel momento giusto. Il 4-0 sulla Roma ha lasciato comprensibilmente l'amaro in bocca ai tifosi granata che si aspettavano ben altro debutto tra le mura amiche ma, va detto, il divario era troppo ampio e non sono certo queste le partite in cui poter valutare la Salernitana. Archiviare immediatamente e ripartire dallo spirito battagliero visto al Dall'Ara e non da quello rinunciatario messo in campo contro i giallorossi, atteggiamento che in massima serie non paga. Saranno le gare contro le dirette concorrenti a fornire un'idea più compiuta sulla squadra di Castori, a partire già dalla prossima gara dell'Olimpico di Torino. Tra la gara contro i granata piemontesi e quella col Verona, alla quinta giornata, occorreranno almeno 4 punti, per iniziare a smuovere la classifica e dare un segnale forte agli avversari diretti. Occorre adesso accantonare ogni più che lecito dubbio e preoccupazione e sostenere questa squadra, che non potrà certo salvarsi da sola, ma avrà bisogno del calore della sua gente, da sempre un vero e proprio punto di forza della Salernitana. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 05 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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