I primi indizi di una stagione che sarebbe stata di sofferenza si sono avuti sin dall'inizio, dal ritiro a Rivisondoli dove l'atmosfera non era rilassata ma c'era già elettricità nell'ambiente. L'insofferenza di alcuni calciatori, le lamentele di Sousa sul mercato, il litigio davanti a tanti tifosi tra Coulibaly e Mazzocchi. Eppure il campionato era iniziato con due risultati positivi, i pareggi a Roma contro i giallorossi e quello casalingo contro l'Udinese. Poi la prima uscita infelice del presidente Iervolino che lamentava una certa pareggite da parte della Salernitana.

A guardare il cammino dei granata viene da pensare che sarebbe stato fondamentale avere davvero quella pareggite (quella dello scorso anno). Basta fare due calcoli e vedere dove poteva stare la squadra granata se avesse pareggiato le sfide con Lecce, Monza, Genoa, Empoli e Cagliari o quelle sfumate all'ultimo contro Juventus e Napoli. Prima della terza partita, alla fine del mercato, ecco il caso Dia che scombussola ancora di più l'ambiente. Il campionato della Salernitana si può dire tranquillamente che è iniziato e finito tra fine agosto e inizio settembre.

Da quel momento la squadra campana ha iniziato a perdere partite a raffica, con prestazioni bruttissime. Al posto di Sousa è arrivato Inzaghi, non c'è la controprova ma, senza parlare di bravura o tecnica, forse in quel momento sarebbe servito un altro tipo di allenatore. Eppure SuperPippo, in una situazione estremamente complicata e con un spogliatoio in macerie, ha provato a fare qualcosa di buono e ci stava anche riuscendo, sono arrivate le uniche due vittorie (con Lazio e Verona), qualche pareggio (con Milan e Torino) e buone prestazioni contro le big.

A gennaio la squadra però è stata indebolita con Vignato al posto di Cabral, Zanoli al posto di Mazzocchi, Boateng, Manolas e Pasalidis al posto di Daniliuc, Lovato e Bronn. Il cambio tecnico tra Inzaghi e Liverani è stato poi il colpo finale che ha spento anche le ultime residue speranze di salvezza. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 27 aprile 2024 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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